Metodi crittografici e codice ASCII

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  1. AndreaDeDomenico
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    Alfonso ha da poco pubblicato in questa sezione un bell'articolo sul codice ASCII, oggi vedremo come sfruttare quello che abbiamo imparato per progettare un metodo di crittografia simmetrica, per rendere irriconoscibili i nostri file di testo :)

    Vi ricordo che ogni carattere, in un pc viene visto come un numero, quindi nulla ci impedisce di svolgere delle operazioni su questi numeri, per modificarli, appunto, criptandoli. Al momento del recupero, viene eseguita l'operazione inversa, per tornare ai dati originali. Da qui il nome simmetrica.

    Cifrario di Cesare
    Tutti ci abbiamo provato almeno una volta da bambini. Il suo funzionamento è molto intuitivo: prendete una frase e "slittate" i caratteri di cui è composta di k posizioni verso destra o verso sinistra. Esempio:

    Ricordate Hal-9000, del film "Odissea nello spazio"? Provate a slittare di un posto verso destra i caratteri che compongono il suo nome:
    H->I ; A->B ; L->M
    HAL -> IBM. Sorpresa! :P

    Implementare un cifrario di Cesare è relativamente semplice, basta scorrere con un ciclo tutti i caratteri della frase da criptare e sottrarre/aggiungere la stessa quantità K in ogni lettera della stringa. Alla vostra fantasia il compito di modificarlo, rendendolo meno banale :)

    Oltre il cifrario di Cesare
    Non voglio arrivare a trattare cose complesse come ad esempio il funzionamento di una macchina enigma (ah, Turing è dappertutto), ma per il momento vi suggerirò un metodo per criptare un testo senza usare una funzione matematica prevedibile come nel caso del cifrario di Cesare.

    Ad ogni lettera dell'alfabeto, fai corrispondere in modo biunivoco caratteri differenti, senza alcuna logica apparente.
    Questa strategia è ottima perché un'eventuale spia non potrà mai capire il criterio usato per criptare il messaggio, tuttavia il metodo è vulnerabile all'analisi delle frequenze.
    Analisi delle frequenze: si tiene il conto del numero di volte in cui appare ogni carattere del messaggio, comparandolo poi con la percentuale con cui appare una lettera in un dato alfabeto(ogni lingua ovviamente ha percentuali diverse, quindi bisogna sapere in che lingua è stato scritto il messaggio originale).

    Bene, per il momento la mia breve digressione sulla crittografia termina qui, spero sia stata interessante, appena ci sarà l'occasione ritornerò sull'argomento, ampliandolo :)
     
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0 replies since 9/9/2015, 00:49   123 views
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